Nella
favolosa città di Teheran, si sta svolgendo un censimento
sulla popolazione e tutti i cittadini, vi si devono recare per
certificare la loro esistenza.
Un
vecchio con il nipotino, abitanti sulle montagne, in un
villaggio molto lontano dalla capitale, si preparano per fare
questo lungo viaggio.
A
disposizione hanno un solo asinello.
Pian
piano si incamminano, per potersi presentare ai funzionari
addetti al censimento.
Mentre
il bambino è seduto sul dorso dell’asino e il vecchio gli
cammina accanto, incontrano un gruppo di persone e
dopo averle superate, quando queste si allontanano, il vecchio
percepisce i loro commenti:
“Guarda come è maleducato quel bambino, lui sta sull’asino,
mentre il vecchio che ha le gambe stanche, cammina a
piedi...”
Il
vecchio non dice nulla, fa scendere il bambino e sale
sull’asino.
Incontrano
un altro gruppo di persone e dopo averle superare, di nuovo
sente dei commenti:
“
Guarda quel secchione, che egoista, con un bambino così
piccolo, con le gambe così corte, lui sta sull’asino e il
povero bimbo, deve corrergli appresso….”
Il
vecchio, non commenta, ma prende il bambino, facendolo sedere
sul dorso dell’asino vicino a sé.
Incontrano
un altro gruppo di persone e dopo averle superare, sente
nuovamente dei commenti:
“Hai
visto quei due lì? Con
un asinello così piccolo, gli stanno sopra entrambi,
finiranno per sfiancarlo…”
Il
vecchio, ancora una volta non dice nulla, ma prende il bambino
per mano, scendendo dall’asino ed insieme si incamminano a
piedi.
Dopo
qualche chilometro incontrano ancora delle persone, che li
salutano, ma mentre si allontanano, queste, commentano
ridacchiando:
“Avete
visto quei due lì? Devono
essere proprio stupidi!
Hanno
un asino a disposizione e vanno a piedi….”



























