Quando scrivo un pensiero, un emozione, non lo faccio per cercare la
comprensione, la critica di chi conosce i miei sentimenti, o di chi
pensa di conoscerli,quando scrivo qualcosa esprimo ciò che è mio, esprimo quel presente
che non può essere mai condiviso con nessuno, chi ha la presunzione di
saper ciò che è giusto ho sbagliato si illude di essere migliore nella
propria convinzione.
Quello che scrivo è mio, ciò che leggi è tuo, lo puoi far tuo come
pensiero, lo puoi modificare se ne hai voglia, puoi dargli mille
immaginazioni, ci puoi mettere persino la tua firma se ti ci riconosci
in quello che leggi, ma non ti illudere di conoscere ciò che ho nel
cuore, quello che sento o quello che voglio.
Quindi chiunque tu sia quando ai tuoi occhi si presenta un emozione
scritta, un racconto, una poesia, non avere la presunzione di conoscere i
miei sentimenti, perchè quella è una parte che non potrai mai leggere….
l'immagine di Pablo Neruda non c'entra nulla con quanto detto ma mi piaceva inserirla perche mi trasmette emozione il discorso sulla felicità interiore

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