Talvolta
dobbiamo andare oltre
la nostra rabbia,
la nostra gelosia,
i nostri
sentimenti di rifiuto
e proseguire il cammino.
La tentazione è quella
di
rimanere attaccati
alle nostre emozioni negative,
impantanandoci in
esse come
se quello fosse il nostro posto.
Allora
diventiamo «l'offeso»,
«il dimenticato», «l'emarginato».
Sì, può
accadere che rimaniamo
attaccati a questa identità negativa
e che
persino proviamo in essa
un morboso piacere.
E forse bene dare uno
sguardo
a questi sentimenti oscuri
e indagare da dove provengono,
ma
viene il momento di oltrepassarli
e di lasciarceli alle spalle,
riprendendo il cammino.

Nessun commento:
Posta un commento